Mission Impossible
Nell’anno 2061 l’Italia affronta una nuova drammatica crisi: le risorse petrolifere sono esaurite e il Paese si ritrova suddiviso in diverse fazioni, in una condizione pseudo-medievale. Un gruppo di coraggiosi avventurieri capeggiati dal "Professore" (Diego Abatantuono) intraprende un viaggio epico, tra mille difficoltà, con lo scopo di riunificare l’Italia e tutti i suoi popoli...
Sapore amarcord
Sulle ceneri di Attila flagello di dio e una ricca collezione di film pecorecci che vedono schierare il nazionale Diego con tutta una serie di personaggi bizzarri e volti del momento, nasce questo nuovo fenomeno da baraccone. Una difficile dicotomia rappresenta l’identità di questo film: un cult vintage per gli storici appassionati e nostalgici delle peripezie grottesche di Abatantuono, un drammatico scherzo di dubbio gusto per i neofiti del genere e giovani pionieri di nuove esperienze. Il termine "grottesco" probabilmente rende poca giustizia alla produzione, il fenomeno è più che altro truculento, provinciale, approssimativo, sensazionale nel suo esser povero di idee e spunti comici. La rappresentazione si struttura esclusivamente su una continua sequenza di sketch tristi, stanchi, noiosi, che non farebbero ridere nemmeno un bambino. Uno Zelig consumato e allacciato a un respiratore per essere tenuto faticosamente in vita, raccontato da comici che sono l’ombra di sè stessi, incapaci di offrire nemmeno per un attimo il sapore del divertimento e del semplice spasso allo spettatore. La regia e la sceneggiatura di Vanzina, che tendenzialmente sono inquadrate al millesimo al fine di essere programmaticamente brutte, in questo caso non sono né furbe né tanto meno studiate, neppure per cercare di consolidarsi nella consueta ruffianeria e disarmante semplicità che le caratterizza. Abatantuono, forte della sua espressività e del suo charme, è a terra, spossato, probabilmente demoralizzato per il faticoso dipanarsi del progetto. Ci mette solo il volto, null’altro.
Un gruppo di fenomeni
Sulla base di una buona idea, con alcune carte in regola per realizzare un pacchetto divertente e stimolante, si presenta un vecchio grasso e stanco, con il peso dei suoi anni, un gruppo di comici che recitano in pausa pranzo e una bionda da girar la testa che forse, assunta per gli allupati di turno, dimostra di essere l’unica a tentar di recitare. Lo studio delle gag e delle battute sembra predisposto per partire sconfitto in partenza, per non avere alcuna possibilità di far ridere chicchessia. E’ stato ripescato anche un cadavere di una vecchia edizione del Grande Fratello per rinvigorire la campagna di promozione, con ovvi risultati sulla già bassa qualità del film. Anche Vanzina si vergogna di far comparire il fenomeno del GF, tanto da relegarlo a comparsate fugaci e battute autoconclusive in modo da non lasciare nessuna possibile continuità a un eventuale scambio di battute. Cosa dire? Una possibilità non si nega a nessuno, ma attenzione che il rischio di scottarsi è veramente elevato, soprattutto per gli estimatori dei precedenti classici.
DVD
Caratteristiche tecniche
Formato video: 2.35:1 16/9 anamorfico
Formato audio: italiano 5.1
Sottotitoli: italiano per non udenti
Dire che stiamo parlando di un progetto a costo zero è sin troppo lusinghiero; le uniche spese sono state gli ingaggi di nomi più o meno altisonanti per salvare le sorti della storia. In quanto al resto - sceneggiatura, scenografia, effetti speciali, qualità video - non si può davvero commentare nulla. Comparto audio inutilmente di degno livello, l’unico aspetto rilevante è il riuscito ritornello grottesco che caratterizza i momenti di passaggio da una situazione alla successiva.
Contenuti speciali
Backstage
Circa 17 minuti di dietro le quinte. Un percorso breve e conciso ma interessante, con interventi degli attori, del regista e dello sceneggiatore. Probabilmente più incisivo della stessa messa in scena.
Galleria foto
Trailer
Sequenza delle scene rappresentative del film e il trailer lungo programmato per le sale.