Il matrimonio, il sesso, la gravidanza
Eclipse si era concluso con Bella ed Edward intenti a parlare del loro imminente matrimonio in un campo di grano. Breaking Dawn - Parte I si apre sulla frenesia da preparativi da matrimonio che vede, in un modo o nell'altro, tutti i personaggi di questa saga impegnati ed emozionati. E poi la luna di miele in Brasile, sull'isola Esme, l'improbabile e fulminea gravidanza di Bella, che porta in grembo una bambina per metà umana e per metà vampira che rischia di ucciderla. Ma non solo: possibili scontri con i licantropi e la questione ancora aperta con i Volturi...
Franchise di successo ma... niente di più
Creare saghe cinematografiche è geniale: non solo per registi, sceneggiatori e attori che hanno a disposizione la possibilità di creare o ri-creare mondi straordinari, storie avvincenti da approfondire e personaggi nei quali lo spettatore si riconosca sempre di più. Sono geniali perchè diventano un appuntamento al cinema al quale proprio non si può mancare: che il film piaccia o meno, non importa. Bisogna esserci. E, con la fine della fruttuosa saga di Harry Potter, ora i riflettori e l'attesa verso il gran finale sono tutti puntati verso The Twilight Saga.
In molti si saranno chiesti e continueranno a chiedersi cos'è che piace così tanto di questo film. L'elemento "magico" non va ricercato tanto nella storia di vampiri e licantropi (ci sono film dello stesso genere che non hanno avuto per niente successo) quanto nella "rilettura" vampirica - se così potremmo dire - che Stephanie Mayer ha fatto del classicissimo Romeo e Giulietta di Shakespeare. Perchè Bella Swann/Kirsten Stewart altri non è se non una timida e impacciata Giulietta, con un lieve difetto di strabismo, i denti sporgenti e uno stile pessimo. È la sua semplicità che porta orde di ragazzine ad amare un personaggio che non incute né soggezione né spavento. A tratti diverte, per la sua goffaggine e per le sue insicurezze. Ed Edward Cullen/Robert Pattinson altri non è se non l'affascinante Romeo che, dopo un secolo di vita sprecato, ha finalmente riconosciuto l'amore della sua vita, e nonostante Capuleti/licantropi e Montecchi/vampiri facciano del loro meglio per ostacolare questa storia d'amore, niente e nessuno, neanche il super-normale potrà contrastare quello che il destino ha volutamente unito.
Bill Condon, vincitore del Premio Oscar per Dreamgirls, ha apportato scene stilistiche notevolmente diverse rispetto ai precedenti registi; alcune inquadrature (in realtà, molto poche), in situazioni che lo richiedevano, hanno un piacevole tocco horror. Ma ciò che piace di più è l'intimità di alcuni particolari e dettagli che toccano i personaggi e cercano di fare quello che né il romanzo né tantomeno gli altri film hanno provato anche solo lontanamente a fare: dare uno spessore e un carattere ai personaggi, portarli in qualche modo a un'evoluzione. Evoluzione che, anche se siamo quasi alla fine, non c'è mai stata: sì, forse Bella diventa vampira, c'è effettivamente un cambiamento ma... niente di più. E gli attori che interpretano i personaggi più giovani non migliorano la situazione: quasi tutti statici, in particolare Robert Pattinson che alterna sì e no tre espressioni.
In compenso, a causa di alcune scelte di copione, ci sono alcuni momenti involontarialmente divertenti: la scena della prima notte di nozze, quella più attesa da tutti, fan e non (dove non si vede proprio niente), i "lupacchiotti"-licantropi che in forma animale parlano tra loro e l'innamoramento fulmineo di Jacob per la baby-Bella.
Ciò che resta è una Stephanie Mayer che compare in un cameo, nelle vesti di un'invitata alla celebrazione della sua creatura: quattro libri tradotti in 50 lingue, a oggi 116 milioni di copie vendute in tutto il mondo, i primi tre film hanno incassato oltre 2 miliardi di dollari in tutto il mondo e 800 milioni di dollari soltanto nei botteghini USA... e niente più.
Un consiglio, infine: non alzatevi prima dei titoli di coda.