I nostri microbiomi intestinali sono dei veri e propri supereroi. Accelerano la digestione, influenzano il nostro umore e addestrano il nostro sistema immunitario. Ma non è tutto: recenti ricerche rivelano che i metaboliti microbici derivati dalla digestione dell’aminoacido triptofano potrebbero ripristinare le cellule produttrici di ormoni nel nostro intestino. Pubblicati nell’International Journal of Molecular Sciences, i risultati mostrano che queste cellule sono ridotte negli individui con obesità, contribuendo forse a condizioni metaboliche legate all’obesità. Tuttavia, la ricerca suggerisce anche che queste riduzioni potrebbero essere invertite grazie al microbioma intestinale, aprendo la strada a future terapie per condizioni metaboliche.
Il potere dei metaboliti microbici
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Il triptofano, l’aminoacido dietetico famoso per essere presente nel tacchino (e meno famoso per essere presente in altri pollami, carni, latticini, uova, noci e semi), aiuta il corpo a produrre ormoni come la melatonina e la serotonina, che influenzano il sonno, l’umore e l’appetito. Ma il nuovo studio suggerisce che il triptofano potrebbe avere un ruolo più importante nel metabolismo di quanto si pensasse, poiché i suoi metaboliti microbici (in pratica, i suoi sottoprodotti dopo essere stati scomposti dal microbioma intestinale) potrebbero essere utilizzati per ripristinare le cellule produttrici di ormoni nell’intestino, chiamate cellule enteroendocrine (EEC).
Testare i metaboliti del triptofano
Per esplorare queste connessioni, gli autori del nuovo studio hanno utilizzato una combinazione di modelli di ratto e organoidi intestinali umani, o “mini-intestini”, progettati per imitare “l’architettura e la complessità compositiva dell’intestino umano nativo”, ha affermato Alip Borthakur, autore dello studio e assistente professore di scienze biomediche alla Marshall University in West Virginia. Inducendo l’obesità nei ratti e stimando le loro EEC, i ricercatori hanno scoperto che l’obesità è legata a una riduzione di circa il 60% delle EEC nell’intestino. Nel frattempo, trattando i mini-intestini con metaboliti del triptofano e stimando le loro EEC, hanno scoperto che i sottoprodotti dell’aminoacido sono associati a un aumento di circa il 100% delle EEC, il che significa che questi metaboliti potrebbero ripristinare le cellule produttrici di ormoni nell’intestino.
Una strategia terapeutica promettente
“I nostri risultati suggeriscono che i metaboliti microbici derivati dal triptofano alimentare possono invertire le riduzioni associate all’obesità nelle cellule intestinali secernenti ormoni”, ha dichiarato Borthakur in un comunicato stampa. “Questo indica una potenziale strategia terapeutica che sfrutta i microbi intestinali per migliorare i risultati metabolici nell’obesità”.
Fonte: Discover Magazine