James Cameron e la mostra a Torino
James Cameron, il celebre regista dietro i kolossal più iconici e di successo della storia del cinema, si avventura nel teatro con un sorriso curioso e una tazza di caffè latte in mano. Saluta calorosamente i suoi collaboratori e accoglie con entusiasmo la delegazione italiana guidata da Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Chatrian è giunto a Manhattan Beach, a sud di Los Angeles, per finalizzare i dettagli della mostra che l’istituzione torinese dedicherà a Cameron a partire dal 26 febbraio. Ad accompagnarlo ci sono la Console Generale Raffaella Valentini e il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Emanuele Amendola.
Avatar 3 e il lavoro di Cameron
Attualmente, Cameron è immerso nella produzione di Avatar 3, un progetto top secret che tiene in fermento gli studi e gli uffici della sua casa di produzione, la Lightstorm Entertainment. Nonostante non possa essere presente in Italia per l’inaugurazione della mostra, promette: “Riuscirò a fare una capatina prima che chiuda (il 15 giugno). Siamo più avanti rispetto ai mesi che precedettero il secondo capitolo”. Con occhi brillanti, Cameron confida: “L’abbiamo visto ieri, dall’inizio alla fine, non lo faccio spesso con i miei film durante la lavorazione. Posso dire che è fantastico”.
Zoe Saldaña e il suo talento
Il regista elogia Zoe Saldaña, protagonista della saga e candidata all’Oscar come attrice non protagonista per Emilia Pérez, forse il suo primo ruolo importante senza la pelle blu. “È magnifica. Cresce in intensità, espressioni e forza. Le ho telefonato per dirglielo: ‘Sei una grande attrice, non sarà una statuetta a determinare il tuo valore. Ovviamente, le ho fatto l’in bocca al lupo: vincerla è meglio che non vincerla!”.
La retrospettiva The Art of James Cameron
Nel teatro di posa trasformato in museo, Cameron raccoglie prototipi, oggetti e costumi di scena dei suoi film più classici. Tra questi, il modello dettagliato del Titanic utilizzato per le riprese esterne, il Cuore dell’Oceano indossato da Kate Winslet, e tre busti di Arnold Schwarzenegger trasformato in cyborg per Terminator. È il luogo perfetto per discutere della retrospettiva The Art of James Cameron, curata dalla sua collaboratrice Kim Butts per la Cinémathèque di Parigi, ora adattata agli spazi della Mole Antonelliana. Più di 300 pezzi in esposizione tra disegni, dipinti, oggetti di scena, costumi, fotografie e tecnologie 3D illustrano la traiettoria delle storie e dei personaggi nati dal genio di Cameron.
Un messaggio per i giovani
“Con questa mostra vorrei parlare ai giovani”, riflette il regista. “Esporre miei disegni del 1975 o dei primi anni ’80 li farà riflettere. Spero che vedendo quel momento innocente di creazione, quando non avevo ancora raggiunto il successo, possano trovare ispirazione e coraggio per seguire le loro passioni”.
Fonte: ANSA